Ci sono molti “luoghi digitali” in rete utilizzati per cercare e offrire lavoro; uno tra i più autorevoli e utilizzati è di sicuro LinkedIn.
Il team di Linkedin ha quindi a disposizione un’enorme banca dati sulle competenze più richieste dalle aziende e, grazie ad un lavoro certosino di analisi, ha ristretto, le circa 50.000 competenze richieste dalle aziende di tutto il mondo, ad un elenco delle 30 più richieste (25 hard e 5 soft)..
Nell’analisi pubblicata a gennaio 2019 emerge che la TRADUZIONE compare in questo elenco e occupa la 9° posizione, scalando velocemente la classifica.
Perché la capacità di tradurre è una delle competenze più richieste?
La globalizzazione ha traghettato la maggior parte delle aziende verso un processo di internazionalizzazione, ha aperto le porte sui mercati del mondo. La profonda conoscenza delle lingue straniere, la traduzione e l’interpretazione risultano quindi skill fondamentali per approdare nel modo corretto in questi mercati.
Ma cosa si intende per “traduzione”?
Perché i traduttori automatici, sempre più performanti e sofisticati non sono sufficienti, tanto che la richiesta di traduttori è in forte aumento?
Qualsiasi tipo di messaggio, non solo deve essere tradotto dalla lingua del mittente alla lingua del destinatario, ma la traduzione deve tenere conto delle diverse culture a cui appartengono gli attori della comunicazione perché il messaggio arrivi efficacemente.
Solo il valore aggiunto e le competenze di una persona qualificata possono trasformare la traduzione di parole nella traduzione di un messaggio.
Competenze Hard e Soft: Scienza della Traduzione
La Scienza della Traduzione studia infatti la trasformazione del testo nel suo trasferimento da una cultura all’altra e ci insegna che per parlare di traduzione devono essere presenti 4 condizioni:
- INVARIANTE – parte del testo che si trasferisce intatta
- VARIANTE – parte del testo che si trasferisce modificata
- RESIDUO – parte del testo che non si trasferisce
- INFORMAZIONE AGGIUNTA – parte del testo che viene creata
Nessuna macchina o algoritmo allo stato dell’arte della tecnologia è ancora in grado di sostituire la parte creativa della traduzione, ecco perché i traduttori sono preziosi e lo saranno sempre di più con il crescere della comunicazione globale.
Ma come si acquisiscono le competenze nella traduzione per rispondere alle richieste delle aziende?
E’ molto importante scegliere il corso giusto, che fornisca solide basi culturali ma anche adeguati strumenti linguistici. Nella scelta le caratteristiche che possono fare la differenza sono le seguenti:
- Quante ore di lingua si frequentano alla settimana
- Da quanti studenti è composta l’aula
- Quante ore di mediazione scritta sia attiva che passiva vengono erogate alla settimana
- Quante ore di mediazione orale sia attiva che passiva vengono erogate alla settimana
- Se la lingua straniera è affrontata nei diversi contesti semantici, nei linguaggi settoriali come commerciale, turistico, finanziario, giuridico, scientifico, tecnologico, medico, etc…
- Se i docenti sono madrelingua e se provengono da diverse culture, ad esempio se i docenti per la lingua inglese hanno diverse provenienze, americani, canadesi, australiani, inglesi, sudafricani in modo da entrare in contatto con le loro diverse culture e apprezzare le differenze di accenti
L’importanza della comunicazione (nelle diverse lingue) emerge anche con la competenza che occupa il 25° posto della graduatoria pubblicata da LinkedIn, la Corporate Communication.
Le aziende internazionalizzate hanno sempre più necessità di un team, al proprio interno, che gestisca la comunicazione istituzionale, di marketing e commerciale e interna. Anche qui le competenze linguistiche, insieme a quelle relazionali, sono fondamentali e, se possedute, permettono di rappresentare una risorsa preziosa e ricercata dalle aziende.
Ma la ricerca di LinkedIn fornisce ulteriori e preziosi spunti di riflessione su cosa veramente viene ricercato dalle aziende quando selezionano i propri collaboratori.
Ecco che scopriamo il valore e l’importanza delle soft skills, cioè quelle competenze trasversali che permettono alle competenze hard di diventare valore aggiunto per l’azienda. Le soft skill sono ritenute ancora più importanti delle hard e le prime 5 capacità trasversali ricercate sono:
CREATIVITÀ: anche se i computer e l’intelligenza artificiale possono fare molte cose, la creatività rimane una prerogativa umana di grande valore
PERSUASIONE: pochi prodotti si vendono da soli; alle imprese occorrono risorse che abbiano la capacità di persuadere i consumatori a effettuare un acquisto. Inoltre la leadership, cioè la capacità di essere riconosciuti autorevoli e quindi seguiti è collegata e molto utile nelle aziende.
COLLABORAZIONE: il lavoro di squadra è al centro di ogni buona attività e progetti sempre più all’avanguardia richiedono collaboratori sempre più qualificati
ADATTABILITÀ: il mondo cambia rapidamente per cui la flessibilità e la capacità di adattamento al cambiamento fa la differenza
GESTIONE DEL TEMPO: essere in grado di gestire il proprio tempo in modo efficace costituisce una competenza che si rivelerà utile per tutta la carriera
Queste capacità sono più un saper essere che un saper fare e si insegnano con maggiore difficoltà. Ecco perché nella scelta del corso di studi è molto importante verificare se:
- I docenti provengano dal mondo del lavoro e quindi possono sottolineare in aula anche le soft skill necessarie ed costituire un modello per apprenderle
- L’istituzione formatrice sia attenta anche ad alimentare le capacità trasversali con corsi di problem solving, lateral thinking, sviluppi il public speaking, utilizzi il lavoro di gruppo, il role playing e le simulazioni
- Il corso preveda un servizio di orientamento alla carriera che quindi, conoscendo le necessità delle aziende e del mondo del lavoro, aiuti lo studente a comprendere l’importanza delle proprie caratteristiche e a tradurle nel cv e in una efficace presentazione di sé